IL GRANDE INQUISITORE

15 GENNAIO 2022 - TEATRO MARIA CANIGLIA - SULMONA

06

Novembre

di F. Dostoevskij


una co-produzione

Lo spettacolo è prodotto dal Centro Studi Ivanov – Roma con il contributo di GAZPROMBANK, Fahrenheit 451, Teatro Maria Caniglia di Sulmona, Mulino ad arte.


regia

Daniele Salvo


con

Daniele Salvo, Melania Giglio, Daniele Ronco

QUANDO

15 GENNAIO 2022 - ore 21.00

DOVE

TEATRO MARIA CANIGLIA - SULMONA

“L’uomo è un mistero. Un mistero che bisogna risolvere, e se trascorrerai tutta la vita cercando di risolverlo, non dire che hai perso tempo; io studio questo mistero perché voglio essere un uomo.”

Millecinquecento anni dopo la sua morte, a Siviglia, Cristo torna sulla terra. Cammina per le strade della città spagnola dove, alla presenza di tutti i cittadini, il cardinale Grande Inquisitore sta consegnando al rogo un centinaio di eretici. Il suo arrivo è silenzioso, eppure il popolo lo riconosce, lo circonda, è pronto a seguirlo. Ma in quel momento il Grande Inquisitore attraversa la piazza, si ferma a guardare la folla, incupito. Poi ordina alle sue guardie di catturare Cristo e rinchiuderlo in prigione. Nell’oscurità del carcere, il vecchio e potente ministro della Chiesa pronuncia contro il Messia un fortissimo atto d’accusa, condannandolo a morte. In questo episodio dalla dignità autonoma dei Fratelli Karamazov Fedor Dostoevskij afferma il proprio pensiero filosofico-religioso: la libertà dell’essere umano si basa su una fede senza dogmi e miracoli, senza gerarchie e autorità, contrapposta alla dottrina che in nome di un mandato superiore e indiscutibile sottrae agli uomini la consapevolezza di sé e il libero arbitrio. La massima sofferenza dell’uomo sta infatti in questa contraddizione, vivere diviso tra il desiderio di una tutela che lo sollevi dal tormento del decidere e l’aspirazione alla libertà individuale.

Un conflitto che coinvolge tutti i popoli, in tutte le epoche, più che mai cruciale nella modernità.